Teatro

Il linguaggio contemporaneo di 'Melting' all'Elfo Puccini di Milano

Il linguaggio contemporaneo di 'Melting' all'Elfo Puccini di Milano

Un programma di nove giorni per la rassegna teatrale che a Settembre presenterà il frutto del lavoro di attori e registi di Melting.

C’è ancora chi crede di poter cambiare le cose e di poterlo fare con il teatro. Sono le cinque compagnie e il complesso di scenografi di Melting, che metteranno a frutto il loro lavoro al Teatro Elfo Puccini di Milano dal 17 al 25 settembre. Teatro.it sarà Media Partner della rassegna teatrale Melting Milano che vuole tentare di «realizzare un ricambio generazionale […] e di formare un nuovo pubblico».

Una sfida manifesta

Indubbiamente è un progetto ambizioso. La determinazione di questi professionisti del teatro emerge con forza nel loro manifesto Chiamateci Melting: «Siamo nati e abbiamo dei progetti. Stiamo programmando, stiamo investendo. Abbiamo deciso di non scuotere le spalle, di non abdicare alle sfide, di non mimetizzarci, di non adattarci e di non sdraiarci». L’evento durerà nove giorni, il programma conta dieci spettacoli le cui tematiche sono varie e interessanti: riflessioni sull’arte, passioni amorose, crescita, rapporti generazionali e modernità.

Conosciuti e nuovi arrivati

Tra i soggetti troviamo i classici Romeo e Giulietta e Ulisse e Telemaco (in Il complesso di Telemaco), indagati in una prospettiva tutta nuova. Si passa poi a riflessioni sul mondo contemporaneo: innanzitutto l’importanza della memoria dei valori che hanno fatto la nostra storia in Le rotaie della memoria che ha già vinto nel 2008 il Premio Cultura Anpi Ovest Ticino. L’amore cinico e disincantato, figlio della mentalità della nostra società è invece al centro de Il nostro amore schifo, che conta già più di cento repliche. Vincere nella vita racconta di un’esistenza talmente carica di passioni che non può rimanere isolata, ma diventa un successo mediatico in una metropoli che promette la riuscita dei propri successi. In ultimo l’andamento non cronologico né logico de Il silenzio dei cassetti racconta della paradossalità e dell’incoerenza di un mondo che vuole vivere senza categorie e segnato dalla precarietà.

Follia, arte e bambini

Follia e psicosi sono invece indagate dai due testi Biografia della peste e Deliri in maniera molto diversa. Nel primo caso è l’assurdità della situazione a essere provocatoria: il protagonista “vive” in un paese di “morti”. Deliri è invece tratto dal romanzo autobiografico di Antonella Moscati e ci ricorda che la bellezza della realtà può salvare anche dal più nero abisso di pazzia.
Interamente costruito come riflessione sull’arte è lo spettacolo Il più grande artista del mondo dopo Adolf Hitler, Tratto dall’omonimo romanzo di Massimiliano Parente. Cos’è un’opera d’arte? Qual è il confine tra arte e impostura? Una messinscena comica presenta una controversia attualissima. Arricchisce il già vasto programma Nato ieri, uno spettacolo anche per bambini dagli 8 anni. Uno strano rapporto tra un ragazzino senza infanzia e un adulto senza maturità vogliono farci approfondire il tema della crescita.
I protagonisti sono tantissimi, così come le loro idee e il loro progetti. L’aspettativa su di loro è grande, non resta altro che andare a incontrarli il prossimo settembre a Milano.
Per ulteriori informazioni e il programma completo dell’evento rimandiamo al sito: www.meltingmilano.it